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Alice e Davide Sinigaglia

7-21 giugno: Concerto fetido su quattro zampe

Concerto fetido su quattro zampe

testo e regia Alice Sinigaglia
interpreti Alice Sinigaglia e Davide Sinigaglia
musiche originali Davide Sinigaglia
tecnica suono Febe Bonini

selezione Bando Powered by REF
Un progetto Romaeuropa Festival nell’ambito di ANNI LUCE_osservatorio di futuri possibili, in collaborazione con Carrozzerie_n.o.t e 369gradi, corealizzazione residenze PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio, in network con ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini polo culturale multidisciplinare regionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Cranpi

Concerto fetido su quattro zampe lo abbiamo scritto passeggiando fra le vie della nostra triste città, sognato negli inverni nucleari di provincia, voluto nella casa in cui siamo cresciuti e cantato davanti a un pianoforte: lo stesso davanti al quale nostra madre ci ha insegnato a suonare. Adesso vogliamo portarlo su un palco. Portare noi stessi su un palco. Fratelli, musicisti, uomini, animali.
Nella desolazione della città in cui siamo cresciuti chiediamo aiuto agli animali che siamo. Ci vengono in soccorso “L’animale che dunque sono” di Jacques Derrida e l’album “Destroy the Enemy” dei DSA commando, gruppo rap dei primi anni 2000: cani sciolti venuti fuori dalla nostra terra, liguri come noi, gente cresciuta fra il vento delle scogliere e le strade lasciate sporche dai turisti. Da questo strano connubio nasce il nostro concerto e la sua domanda è una domanda sull’animalità, sul senso della ferocia e su questa nostra maledetta evoluzione. Da due poli diversi del mondo un rap dimenticato e un pamphlet filosofico ci interrogano su chi dunque siamo quando siamo nudi come bestie di fronte alle bestie che siamo. Ci chiedono perché ci mettiamo lo smalto sulle zampe. Perché nessuno si annusa più il culo. Da quand’è che ha vinto il decoro. La pulizia. La sicurezza.

Lo spettacolo è dedicato a chi non si scompone, a chi non grida mai, alla violenza silenziosa delle persone educate. Camminiamo per le strade, le mani in tasca, il cappuccio in testa, ci guardiamo intorno: solitudine, desolazione. A volte un aperitivo, se ci va bene.
Da anni il mondo intellettuale si occupa di questa tristezza propria del mondo capitalista.
Perdita di spontaneità, iper-normatività, stress da prestazione, disturbi d’ansia, da qualche tempo depressione post pandemia. Viviamo in un paese stanco. Ogni ribellione è riassorbita, la socialità standardizzata. Aumentano i tassi di suicidio. L’OMS ha dichiarato che nei prossimi anni la depressione sarà la maggior causa di ospedalizzazione, i giovani non sanno che fare della loro irrequietudine, le istituzioni offrono risposte inadeguate, un certo tipo di comunicazione edulcorata crea traumi mentre cerca di non vederli. Il discorso è trito e ritrito. Solo che da un po’ di tempo sembra diventato urgente anche nello sguardo delle persone intorno a noi.

Ululiamo il nostro grido di aiuto sperando che la domanda rimbombi dentro ogni casa, sapendo che il grigio alberga ovunque e provando a sradicarlo, tentando di chiedere alle persone di cosa si vergognano, perché si annichiliscono, se sono mai usciti di casa con lo sporco sotto le unghie, se sono stati mai nudi davanti a un gatto. Se hanno un gatto. Da quanto non mangiano un frutto senza lavarlo. E da quant’è che non dicono quello che vorrebbero. Per sapere se questa sensazione di anestesia costante piaccia davvero a qualcuno… oppure la sentiamo solo noi?

 

Periodi di residenza
7 – 21 giugno 2023
Teatro Il Rivellino e Supercinema – Tuscania
TWAIN

Prova aperta
21 giugno 2023 h 18.30
Supercinema – Tuscania