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Compagnia IVONA/Pablo Girolami

7-21 novembre: T.R.I.P.O.F.O.B.I.A.

T.R.I.P.O.F.O.B.I.A.

Compagnia IVONA
coreografia Pablo Girolami
interpreti Guilherme Leal & Lou Thabart
musica Max Richter (altri TBC)

Best choreography award – Certamen Coreográfico del Distrito de Tetuán – Madrid
First prize & Audience award – Linkage Choreography competition Sofia
Audience award – RIDCC, Rotterdam
Vincitore Premio Twain_direzioniAltre 2022

La paura dei buchi, o meglio, di tutte quelle piccole figure geometriche che vicine tra loro creano dei piccoli fori.
Un gioco di immagini basate su accostamenti che si ripetono tridimensionalmente e che provocano un senso di disgusto e repellenza; l’allarme si scatena grazie a un codice intrinseco, elaborato nei secoli dai nostri antenati, che salvaguarda il fobico dal pericolo di essere contagiato da forme parassitarie o di essere ferito da animali velenosi come ad esempio i serpenti.

Ansia, angoscia, paura, mille nomi per un’unica dimensione esistenziale: quella di temere di perdere il controllo sul mondo, sul nostro corpo, sull’altro.

Il turbamento provocato da queste immagini e sensazioni puó sembrare bizzarro per chi, come noi, trova affascinante un alveare strabordante di cunicoli, ma nel momento in cui ci si imbatte in determinate immagini esemplificative della tripofobia, è inevitabile non provare un leggero disagio. Il mezzo tramite il quale si dà forma ad uno scheletro tripofobico è la geometria, che solo grazie al contributo immaginativo della mente umana diventa un varco attivo di paura e di angoscia, riflettendo le insicurezze e le paranoie dell’uomo, spazi senza fondo, dove ogni consapevolezza cade vertiginosamente.

Si perde la lucidità e gli occhi si chiudono.

Sfidare una paura non è un gioco facile. Anzi, sembra che stare a questo gioco implichi piuttosto l’accettare di non giocare affatto.
Con T.R.I.P.O.F.O.B.I.A noi scegliamo di accettare la sfida e di prenderci gioco di lei, trasformandoci in veri e propri parassiti che si insinuano nelle sue gallerie.

Siamo due corpi che si incanalano negli schemi ai quali questa fobia fa riferimento.
Muovendosi con forme geometriche alternate e precise, ci districhiamo tra i cunicoli bui e privi di aria, accompagnati da elementi “altri” da noi.

Investighiamo il dualismo tra equilibrio e disequilibrio, passivo e attivo, consapevole e inconsapevole. Ma soprattutto il paradosso dell’irrazionalità della paura umana.

 

Periodi di residenza
7 – 21 novembre 2023
Teatro Il Rivellino – Tuscania e Teatro Comunale di Canino
TWAIN

Prova aperta
21 novembre 2023 h 19.30
Teatro Comunale di Canino