Alessandro Blasioli

6-20 dicembre: IL DELITTO STUPIDISSIMO: Processo a Matteotti

IL DELITTO STUPIDISSIMO: Processo a Matteotti

Alessandro Blasioli

Sono mesi ormai che a Chieti fervono i preparativi. E’ in un ordinato subbuglio, nonostante le testate giornalistiche la descrivano “Città della Camomilla”… e con il fiore non c’entri nulla. Teate, così è anche chiamata dagli abitanti, è una cittadina tranquilla, adagiata sul colle, circondata dalle montagne, popolata da borghesi, militari e preti ligi al proprio dovere.
In una parola: perfetta; perfetta per ospitare non un processo qualunque, bensì “IL” processo, quello contro gli assassini di Giacomo Matteotti. Infatti tanti sono i nastri, i drappi, le bandiere scure che ornano i balconi e gli edifici pubblici, ma non in onore del deputato socialista: Chieti è profondamente fascista e smania in attesa dell’arrivo degli imputati al processo e dei loro difensori. Una parata di altissime personalità e cariche fasciste è prevista nei giorni antecedenti il dibattimento.
Questi i presupposti del “processo farsa”, durato appena 10 giorni, voluto proprio da Mussolini a Chieti, perché si potesse risolvere tutta la questione senza i clamori che tanto hanno minato le basi del neonato governo fascista; la presenza però del reazionario Farinacci, fanatico dello squadrismo, rende il processo un vero e proprio show: gli oltre 60 giornalisti provenienti da tutto il mondo assistettero ad uno spettacolo ai limiti della decenza, in quello che oggi definiremmo “un circo mediatico”, creato ad hoc dallo stesso Farinacci con la connivenza degli organi istituzionali e delle autorità cittadine, affinchè il processo diventasse una strenua difesa e celebrazione degli ideali del Fascismo e una condanna delle opposizioni.
“Si accomodino, signori, prego.” Inizia così il processo agli assassini di Giacomo Matteotti.
Alessandro Blasioli, nei panni dell’avvocato Pasquale Galliano Magno, si infervora, risponde, declama, arringa in un caleidoscopio di voci e colori l’intero dibattimento che si tenne in quei 10 giorni del marzo 1926, riportando alla luce quanto finora nascosto dal segreto di Stato. Uno singolo, solo, sporco bolscevico contro 30 e più italici patrioti fascisti. Un finale scontato… o forse no.

 

Periodi di residenza
6 – 20 dicembre 2023
Teatro Sant’Agostino – Antrodoco
ONDADURTO TEATRO

Prova aperta
19 dicembre 2023 h 21
Teatro Sant’Agostino – Antrodoco