Di Conferenza Balaam
Con Barbierato Leonardo, Cocorullo Alessandra, Tè Marco.
Musiche live di Barbierato Leonardo
selezione Bando Powered by ReF
Un progetto Romaeuropa Festival nell’ambito di ANNI LUCE_osservatorio di futuri possibili, in collaborazione con Carrozzerie_n.o.t e 369gradi, corealizzazione PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio, in network con ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini polo culturale multidisciplinare regionale, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Cranpi
Cosa immaginiamo. Il corpo di un Ragazzo riverso nel terreno. Sembra senza vita. Suoni della natura.
Una luce artificiale lo illumina. Inizia a muoversi, molto lentamente: germoglia.
Una danza con la forza di gravità per conquistare la verticalità. Durante questa sua danza una figura femminile, la Biologa, che indossa una asettica tuta bianca, compare sulla scena e inizia a riempire il palco di piante. Sono dieci e circondano il Ragazzo, lei se ne prende cura.
Quali sono le conseguenze del non avere un pollice verde? La morte di una pianta o due. Qualcuno potrebbe considerarlo un delitto, ma, come dire, ci siamo passati tutti. Il Ragazzo è al microfono e inizia il suo racconto al pubblico. Tutto è iniziato con un Bonsai, la pianta regalatagli (o meglio, affibbiatagli) da un amico che trasferendosi non poteva portarla con sé. I Bonsai sono piante molto difficili. In realtà, la parola non indica la piante in sé, ma la definisce in una sorta di scelta di design della crescita. Una scelta umana e, proprio come gli umani, i Bonsai hanno bisogno di molte cure. Infatti, nonostante i suoi sforzi, il Ragazzo non è riuscito a tenerlo in vita. Questo “bonsaicidio” è l’inizio del suo rapporto ossessivo con le piante. Ci racconta di averne salvate dieci da una vita deprimente tra gli scaffali dell’Ikea e ora sono qui con lui sul palco. Questa volta non devono morire, non di nuovo. Sì, ma come ci si prende cura di una pianta? Non è che uno glielo può chiedere. O forse nessuno ci ha mai veramente provato.
Microfoni, luci puntate, ecco la “Prima Conferenza Internazionale del Mondo Vegetale”. Sulla scena sono disposte in fila delle sedie, una per pianta. Il Ragazzo prende il microfono e le intervista, una alla volta. E loro rispondo. Come risponderebbe una pianta, ovviamente. Ora la parola viene data al pubblico. Sono le piante che hanno delle domande per noi. Cosa succede se le azioni che facciamo sui corpi delle piante vengono portate sui corpi degli uomini?
Nel frattempo la scena è sempre attraversata da lei, la Biologa: figura a metà tra una suggestione onirica e un personaggio di una navicella spaziale lontana, che entra nello spazio a più riprese per continuare a interagire con le piante, per prendersi cura di loro, studiarle e prendersi cura del ragazzo, studiarlo.
PERIODI DI RESIDENZA
06 – 13 giugno Supercinema – Tuscania TWAIN
28 giugno – 04 luglio Teatro Comunale La Fenice – Arsoli SETTIMO CIELO
PROVA APERTA
13 giugno ore 18,30 Supercinema – Tuscania
04 luglio ore 18,30 Teatro Comunale La Fenice – Arsoli