Andrea Fabi

20 febbraio – 3 marzo / 25-27 marzo: Ines

Ines

testo, regia e interpretazione Andrea Fabi
occhio esterno Mariagiulia Colace
foto Luisa Fabriziani

selezionato in collaborazione con Spazio Corsaro di Chia – Viterbo, Centre for the Less Good Idea di Johannesburg (con la supervisione artistica di William Kentridge), Fortezza Est di Roma

 

Ines è una dark comedy sugli ideali sconfitti.
Sul palco assistiamo ad una festa disertata dagli invitati, in cui la padrona di casa, Ines, sola in scena, ci racconta cosa si festeggerà quando gli ospiti arriveranno:
Ines è una donna, omosessuale, ebrea, di colore e disabile, simbolo e sintesi del concetto di minoranza: ci racconta di come, per raggiungere la parità di diritti, ha fondato una Lega che raccoglie le forze di queste minoranze di cui lei fa parte.
Ma su questo esempio altre minoranze si uniscono in altre Leghe, tutte in competizione fra loro: comincia così una folle lotta fra poveri, all’ultimo diritto negato pur di averlo per sé.
E mentre le minoranze si fanno la guerra a colpi di campagne mediatiche, trionfa il solito vincitore, rimasto a guardare la lotta: l’uomo bianco eterosessuale occidentale.
Ovvero Andrea Fabi, l’autore e interprete dello spettacolo.

Ines ci racconta questa folle storia aspettando ospiti che non arriveranno, per festeggiare un’uguaglianza che non è stata raggiunta: col procedere della narrazione il pubblico capisce come gli eventi abbiano piegato la protagonista fino a farle perdere il contatto con la realtà.

Ines è un personaggio simbolico, archetipo del predestinato alla sconfitta, del capro espiatorio che partecipa alla propria immolazione, ma attenzione: il registro di questo racconto non è la tragedia, bensì il comico-grottesco.

Alla storia principale, quella delle folli battaglie di Ines, si alternano scene in cui l’attore/autore dello spettacolo si palesa in quanto tale, riflettendo sulla natura del linguaggio teatrale, indagandone la legittimità e gli abusi e interrogando il ruolo sociale della finzione teatrale in relazione al processo di creazione di Ines.

Lo spettacolo è dunque sia la storia di Ines che un’indagine su cosa un autore possa dire rispetto a soggetti a lui estranei, che è poi il contraltare dell’ambizione all’universalità dell’arte: due opposti da far coesistere in questo caso.

Lo spettacolo è una mescola di teatro di narrazione, interpretazione di personaggi e teatro d’oggetto, il tutto innestato su due radici: quella buffonesca e quella clownesca, entrambe da intendere nel senso più filosofico del termine.

 

Periodi di residenza
20 febbraio – 3 marzo e 25 – 27 marzo 2023
Teatro Il Rivellino – Tuscania e Teatro Comunale di Canino
TWAIN

Prova aperta
27 marzo 2023 h 19.30
Teatro Il Rivellino – Tuscania